Un primato notevole essere astrofisica e scienziata di chiara fama con all’attivo, dal 2002 al 2012, numerosissime pubblicazioni con 418 citazioni e un link consultabile su Harvards’s ADS.

Rim Turkmani, ispirata dalla fulgida tradizione dell’astronomia islamica ha lavorato in questo campo sempre con grande impegno e passione. Laurea a Damasco nel 1993, due Master in Physics e poi PhD in Theoretical Astrophysics alla Chalmers University in Svezia nel 2003; a Londra è docente all’ Imperial College e Dorothy Hodgkin Research Fellow della Royal Society. Ai lavori scientifici e tecnici affianca una vasta attività da conferenziera per parlare della Storia della scienza e della filosofia arabo-islamica, sottolineando il ruolo che le “scienze arabe” hanno esercitato per lo sviluppo del Rinascimento, argomento trascurato se non addirittura negato dall’Occidente.

Acclamata scienziata e astronoma Turkmani in seguito alla terribile crisi siriana, colpita della guerra civile che tormenta la sua terra natalecompie una scelta radicale. Lascia il ruolo accademico e diventa attivista dei diritti umani.

 L’ escalation della guerra nel suo paese la spinge a interessarsi agli studi sui conflitti. L’approccio scientifico che le appartiene, le consente di realizzare modelli innovativi per la raccolta dei dati in zone di guerra, e ha la competenza necessaria per poter padroneggiare tecnologie e scienza applicate a modelli e gestione dei dati raccolti sul campo di questi conflitti. Il risultato di tale impegno è un data base coprodotto che si chiama “Crowd-seeding Conflict and Peace Events in the Syrian conflict project (CCPE), arricchito da un archivio esaustivo su una buona parte degli accordi negoziati localmente in Siria dalle fazioni in lotta.  Così la dottoressa Turkmani nel 2014 lascia l’Imperial College e diventa esponente di spicco della London School of Economics (LSE).

Rim Turkmani è oggi la direttrice del Syria Research Conflict and Civicness Research Group, partecipa alla Piattaforma per la pace e la risoluzione dei Conflitti (PeaceRep), è anche Senior Policy Fellow della LSE IDEAS, fa parte del Comitato Accademico per il Medio Oriente della London School, ed è anche componente del Women’s Advisory Board della delegazione speciale delle Nazioni Unite per la Siria. I suoi progetti sono stati finanziati dalla prestigiosissima Carnegie Corporation of New York. Nel 2018 grazie a Turkmani la London School /LSE riceve fondi per il progetto “Legitimacy and Citizenship in the Arab World, rifinanziato nel 2021. I diritti di cittadinanza nel mondo arabo sono un tema davvero cruciale, è doveroso sostenere e finanziare l’azione sociale e l’attività scientifica, dice questa donna vulcanica.  Rim si occupa anche del progetto che affronta un tema di estrema rilevanza: protezione e accoglienza dei profughi siriani, che lei definisce una questione di responsabilità: dove e in che maniera proteggere e integrare al meglio i rifugiati siriani? Una domanda che è il titolo del progetto che l’assorbe completamente: ‘The Responsible Deal: Where and How to Best Protect and Integrate Syrian Refugees?

L’ impostazione metodologica di Turkmani si occupa della legittimità e della legittimazione, presso la società civile, della governance nel Medio Oriente, tra conflitti locali, percorsi di pace e ruolo delli diversi gruppi sociali nelle aree di conflitto. Il lavoro di Rim Turkmani rileva quanto siano persistenti violenti conflitti nel mondo arabo sempre accompagnati dalla mancanza di democrazia.

Utilizzando nella giusta prospettiva storica e nei contesti di riferimento i dati che ha raccolto, affronta le questioni fondamentali che ancora fomentano proteste e scontri nella regione. Un metodo nuovo che supera l’approccio ormai standardizzato di guardare solo al contesto generale. Elaborando dati dettagliati che raccontano delle diverse realtà locali, fatte di autoritarismi legittimatisi attraverso lo scontro armato senza o oltre i rapporti con l’autorità dello Stato, e raccogliendo informazioni in tutta la Siria, ha convogliato i dati su una piattaforma indipendente.

 La mappatura e l’utilizzo dei dati raccolti permette di conoscere la frammentazione reale del tessuto statale e quanto esso sia legittimamente riconosciuto e accettato, in quanto autorità pubblica nei contesti locali e nella sua interazione reale con la società civile. Un approccio empirico scientifico e concreto che ha permesso a Turkmani di poter collaborare a pieno titolo come esperta per la difesa e contrasto del terrorismo dell’Isis e in alcuni ambiti del conflitto siriano.

 Non si occupa più di Abdul Rahman al-Sufi, che catalogava le stelle, di Al-Farghani astronomo delle stelle, di Ibn al Shatir, studioso delle fasi lunari, e non racconta più della sua ammirazione per lo scienziato ottico e astronomo Abū ʿAlī ibn al-Haytham autore del Kitāb al-Manāzir in latino Perspectiva/De aspectibus, uno dei lavori fondamentali della storia della scienza.

 L’impegno civile e l’amore per la sua Siria le hanno fatto abbandonare il lavoro appassionato di scienziata: nel 2015 era tra le 20 scienziate più influenti di tutto il mondo islamico. Ha realizzato mostre e documentari come Cosmos and Culture per lo Science Museum di London, e 1001 Inventions; nel 2011 alla Royal Society di London e poi al Doha Museum di Arte islamica con la mostra Arabick Roots ricostruiva il ruolo e l’influenza della cultura arabo-islamica nel XVII secolo in Europa. L’impegno che ha assunto è ben oltre il racconto dell’epoca d’oro della scienza araba e musulmana. Con la volontà e il rigore civile e morale di usare scienza e conoscenza per il bene del consesso umano, si impegna a fondo, perché come ricorda spesso nelle interviste, solo nel ricostruire il confronto, la collaborazione e lo scambio, riconoscere e accettare le diversità, si ripristina il clima che favorisce il progredire delle comunità umane.

La lezione dell’epoca d’oro delle scienze musulmane, sostiene Turkmani oggi militante per i diritti umani, ci insegna a curare le ferite di questo nostro tempo che non è affatto l’ età dell’oro per le società civili.

 

https://www.lse.ac.uk/ideas/people/Rim-Turkmani

https://muslimheritage.com/interview-rim-turkmani/

 

Profili, memorabili donne musulmane a cura di Giuliana Cacciapuoti

Ritratti di donne diverse per nazionalità e “peculiarità” nel loro contesto culturale per accendere una luce sul mondo musulmano contemporaneo con uno sguardo di genere. Figure note nel mondo musulmano ma non al pubblico italiano; rappresentano aspetti molto diversi del mondo islamico, spunto per il dibattito e la riflessione.

Giuliana Cacciapuoti - esperta in cultura islamica e del mediterraneo

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