I “numeri arabi” o “cifre arabe”, in realtà si tratta di cifre indo-arabe, rappresentano oggi il sistema numerico simbolico più utilizzato al mondo.
Sono considerate una tappa fondamentale nell’evoluzione della matematica. In India, intorno al V secolo d.C., nacque un sistema che rivoluzionò la storia della matematica, introducendo il concetto di zero; grazie alla sua struttura posizionale e all’uso dello zero come elemento operativo, questo sistema si dimostrò molto più efficace rispetto a altri in uso all’epoca.
Nel VII e VIII secolo l’espansione del mondo islamico dall’Asia centrale fino al Nordafrica, incrementarono i contatti commerciali e culturali con la penisola indiana e attraverso le rotte di scambio commerciale, il sistema numerico indo-arabico iniziò a diffondersi oltre i confini indiani. Un ruolo decisivo in questa trasmissione fu svolto dagli studiosi musulmani. Al-Khwarizmi, "il padre dell'algebra", una figura centrale nella storia della matematica fu un matematico astronomo e geografo originario dell'Asia centrale, Khwarizm è una regione dell'attuale Uzbekistan. Visse e studiò a Baghdad al tempo del massimo splendore culturale dell'età abbaside, tra gli studiosi che da tutto l'impero musulmano lavorarono nella "Bait al Hikmah" la Casa della Sapienza voluta dal Califfo al Ma'mun. Il suo trattato sul calcolo algebrico Al-Kitab al-Mukhtasar fi Hisab al-Jabr wa'l-Muqabala, pose le basi dell’algebra; fu lui che integrò e divulgò il sistema numerico indo-arabico, contribuendo alla sua diffusione nel mondo islamico.
Mercanti, viaggiatori e studiosi parteciparono alla diffusione nel continente europeo attraverso incessanti scambi commerciali scientifici e culturali...l'Europa medievale: attraverso la traduzione dei testi matematici e scientifici arabi in latino conobbero la numerazione indo-araba, definita numerazione araba perché la loro conoscenza era giunta proprio attraverso i testi e gli studi in arabo.
L’arrivo del sistema indo-arabico in Europa non rappresenta solo una rivoluzione matematica: è esempio tangibile dello scambio culturale in tutto il mondo medievale e il risultato finale fu il progressivo abbandono dei numeri romani, permettendo enormi sviluppi in campo scientifico, matematico ed economico. Leonardo Fibonacci, il matematico pisano che introdusse gli strumenti matematici di calcolo elaborati dalla scienza islamica, viaggiò per perfezionare le sue conoscenze in Egitto Siria Sicilia Grecia e molto deve agli studi di Muhammad ibn Musa al Khwarizmi e allo studioso ebreo spagnolo Abraham ben Hiya, dimostrando quanto la libera circolazione delle idee e dei trattati, nel mondo medievale dal subcontinente indiano ad al Andalus, e lo scambio di conoscenze oltre le frontiere, abbia prodotto risultati fondamentali per il progresso di tutta l'umanità, nella condivisione e collaborazione. La sequenza di Fibonacci deve ai suoi studi islamici e ai numeri arabi la sua intuizione e formulazione della "sequenza" nota oggi con il suo nome.
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